“Conversazioni agricole”, un nuovo ciclo di incontri promosso da Casa dell’Agricoltura
Oggi stiamo assistendo a una nuova rivoluzione agricola. Di fronte alla crescita della popolazione mondiale e ai cambiamenti climatici l’agricoltura sostenibile offre una risposta nel rispetto delle risorse naturali (acqua, terra, biodiversità).
La pandemia ha evidenziato in modo ancora più forte le contraddizioni del sistema globale dell’agrifood. Per questo è necessario analizzare i nuovi equilibri possibili tra i sistemi agroalimentari locali e le dinamiche globali, grazie anche una maggiore diffusione delle tecnologie. In agricoltura si discute ancora poco di come l’impatto della rivoluzione tecnologica dei dati porti un potenziale di sostenibilità importante. La capacità di accedere all’uso delle tecnologie e alla gestione dei dati per il mondo delle piccole e medie imprese è questione decisiva di cui anche le politiche pubbliche devono farsi carico. L’innovazione – che deve essere messa al servizio dei valori della biodiversità – è appannaggio soprattutto dei giovani, più pronti ad adottare per la gestione della loro azienda soluzioni sofisticate di agricoltura di precisione.
La stessa discussione sul biologico rileva nodi tutt’altro che scontati. Va costruita una strategia di accompagnamento concreta e credibile per fare in modo che la transizione sia vissuta dal mondo agricolo non come un problema ma come una opportunità. E se Made in Italy e dieta mediterranea sono tra gli elementi centrali del nostro modello agricolo, a maggior ragione, dopo la pandemia, occorre lavorare con maggiore forza sul nesso tra qualità alimentari e salute.
In questo senso oggi diventa decisivo mettere le tecnologie al servizio della lotta alle diseguaglianze: un’azione volta alla redistribuzione e all’equità consentirà un salto di civiltà straordinario utile a dare una direzione diversa al nostro futuro.
Ma ci sono altri aspetti che caratterizzano il settore agricolo italiano: quella italiana è l’agricoltura multifunzionale d’Europa, grazie alla forte presenza delle attività secondarie agricole, come l’agriturismo, le vendite dirette, l’agricoltura sociale e la produzione di energie rinnovabili. L’Italia è anche uno dei paesi più rosa d’Europa, con il 32% di donne a gestire le aziende. L’Italia si conferma il primo Paese per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall’Unione europea. Si è instaurato un nuovo rapporto fra città e campagna, dimensioni solitamente concepite come ambiti in antitesi, se non addirittura in competizione sull’uso delle risorse.
L’agroalimentare si è trovato a fare i conti con una crescente sensibilità verso l’impatto ambientale delle attività produttive e l’interesse sempre più consapevole del consumatore alla salubrità del cibo. L’agricoltura oggi è economia, scienza, sociologia, aggregazione, lavoro, sviluppo, cultura, paesaggio, turismo, identità, territorio, motore di innovazione, sostenibilità.
“Conversazioni agricole”, vuole parlare di tutto questo, e in particolare di quanto l’agricoltura sia elemento essenziale per lo sviluppo del territorio e del valore che meritano tutte le funzioni economiche e professionali che operano al suo interno.
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