È un’agricoltura per giovani

Il ritorno all’agricoltura di giovani si presenta con contraddizioni, con momenti di rilievo per tornare ad altri di difficoltà, è sostenuto esplicitamente dalle politiche agricole comuni, è tendenza evidente che tuttavia non consente ancora un recupero organico della riduzione totale delle imprese agricole, né tantomeno una sostituzione  della costante riduzione di occupazione agricola, autonoma e dipendente. Qualche dato di inquadramento che deriva dal 7° Censimento Agricolo, presentato lo scorso agosto.
Le aziende agricole sono 1.133.023, occupano 12,5 mln di ha. di superficie agricola produttiva e un po’ meno di 16,5 mln di ha. di superficie totale. Sono per il 68.5% uomini e il 31,5% donne.
Le aziende con conduttori sotto i 35 anni sono 104.886 in riduzione rispetto al 2010 e rappresentano il 9,3% di tutti gli imprenditori agricoli. Ma se consideriamo il Registro Asia – Agricola ( il Registro Istat delle imprese ‘market oriented’ ) che raggruppa un universo di 403.000 aziende (2019), in esso sono comprese oltre 87.000 aziende condotte da imprenditori sotto i 35 anni pari ad oltre il 20%.
E come è la situazione sul fronte della formazione ? Nello specifico quella universitaria ?
Se da un lato chi rimane in agricoltura è dotato sempre più di un titolo di studio progressivamente elevato – pure se con un ritmo decisamente lento – ci sono segnali contrari in ordine alla scelta delle Scuole Agrarie da parte di giovani studenti. Il Ministero della Pubblica Istruzione informa infatti che per il secondo anno consecutivo le immatricolazioni globali alle Università italiane si sono ridotte, in due anni, del 5,4 % (-17.000). In detta riduzione si distinguono talune discipline, altre invece migliorano.
Per quanto riguarda le Università Agrarie e Veterinarie si riducono in due anni del 23%. In riduzione del 10 % tutte le Facoltà scientifiche, ma in aumento quelle ingegneristiche e delle Itc (+7,5 % ). Anche le Facoltà di psicologia crescono di oltre l’11%. 
Motivo di disaffezione nella fascia alta della popolazione universitaria per l’agricoltura? Episodio di una crisi generale dell’affezione alla formazione universitaria? La crisi economica di oggi che impedisce una scelta?
Dati che devono essere attentamente monitorati.