La Casa dell’Agricoltura ha un nuovo membro nella Consulta.
É l’Associazione Pescatori Italiani, in breve “PescAgri”, un’associazione senza fini di lucro fondata dalla C.I.A. – Agricoltori Italiani (Socio Promotore), nata per la promozione della pesca, dell’acquacoltura e affini. Abbiamo rivolto qualche domanda al Segretario Marilena Fusco e al presidente Nino Algozino dell’associazione.
Quali sono le finalità e le attività principali di PescAgri?
PescAgri ispira la sua azione all’adozione di misure che, intese a valorizzare l’agricoltura, l’acquacoltura e la pesca locali in tutte le loro espressioni professionali e territoriali, comportino per tutte le componenti rurali e agroittiche, il riconoscimento pieno di quei valori morali e culturali che sono fondamento e alimento della civiltà dei popoli. In particolare si propone di incentivare il settore della pesca marittima mediterranea nonché quella lacuale e fluviale che ha subito una forte crisi di settore attraverso azioni strategiche di riconversione e ammodernamento delle flotte pescherecce e l’incentivazione delle attività di pescaturismo ed agro-ittiturismo; particolare attenzione sarà dedicato anche alla pesca sportiva e del relativo indotto, che rappresenta un importante settore economico non più marginale. Per il settore dell’acquacoltura punta a diversificare il reddito delle aziende agricole attraverso la multifunzionalità delle stesse con l’inserimento di un nuovo settore, che mira a diminuire la pressione piscatoria sulle acque libere e il riequilibrio delle risorse alieutiche attraverso mirati progetti di riequilibrio del patrimonio ittico e la salvaguardia di quello autoctono
Perchè PescAgri nella consulta della Casa dell’Agricoltura?
Quali possono essere le convergenze tra le due associazioni?
PescAgri ha deciso di condividere un percorso di crescita e di confronto con altre realtà associative e in particolare con la consulta della casa dell’Agricoltura con l’aspettativa di promuovere il concetto di pesca ed acquacoltura sostenibile, quanto più integrata con l’ambiente rurale ed acquatico in modo da fornire una fonte alternativa e molto pregiata di cibo sottoforma di proteine nobili ad alto valore biologico.
I progetti comuni da portare avanti con la Casa dell’Agricoltura saranno quelli volti a promuovere l’identità agroittica italiana attraverso l’incentivazione e la valorizzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura sostenibili dal punto di vista ambientale. In particolare si vuole puntare a progetti che mirino a migliorare la qualità delle acque attraverso lo studio dello stato ecologico delle comunità ittiche e tutte le azioni di salvaguardia delle risorse idriche in collaborazione alle Autorità competenti in materia di acqua e di suolo, cercando di ridurre l’uso di pesticidi e promuovere le attività di acquacoltura anche come multitrofismo acquatico e fertirrigazione naturale delle colture.
Gli obiettivi sono quelli di rendere le attività della pesca e dell’acquacoltura quanto più integrati con le realtà sociali dei territori rurali, lacuali, fluviali e marittimi, con particolare attenzione alla valorizzazione degli antici borghi marinari e delle attività di pesca e turismo nelle isole minori dell’arcipelago italiano, mettendo in correlazione il consumo di pesce con la dieta mediterranea che è stata riconosciuta universalmente patrimonio UNESCO.