Il Parco Agricolo Sud è oggetto di ricorrenti attenzioni, suscita interessi diversi e non da oggi. L’essere parco agricolo, questa è la sua caratteristica distintiva, lo individua con peculiarità uniche in ordine alla sua missione istituzionale, ai soggetti economici e sociali interessati che in esso operano, agli interessi generali di una popolazione cittadina preminente, quella di MIlano, che vede nell’area motivo di diffuso interesse ricreativo e culturale.
Nei tempi recenti sono stati presentati due successivi progetti di legge regionale, di iniziativa della maggioranza che governa la Regione:
Pdl n. 106/2019 “Modifica alla legge regionale 16 luglio 2007, n. ‘Testo Unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi’”;
Pdl n. 218/2022 “Modifiche al Titolo I, Capo XX, Sezione I, della legge regionale 16 luglio 2007, n. 16 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi) sulla disciplina del Parco Agricolo Sud Milano”.
Questo testo, con qualche modifica a seguito di alcuni rilievi che erano giunti dall’ufficio legislativo del Consiglio, è stato approvato dalla Commissione VIII del Consiglio Regionale ed era in calendario per la relativa discussione e approvazione in Aula per il 22 novembre 2022.
In questi ultimi giorni questa data è stata posticipata al 1 e 2 dicembre 2022.
Casa dell’Agricoltura è stata audita due volte dalla Commissione VIII nel 2021 e nel 2022 e ha lasciato un proprio documento di valutazioni che di seguito presentiamo.
Punto politico dirimente, che è anche motivo di aspra contesa istituzionale e di pubblica sensibilità, è il trasferimento della titolarità del Parco Sud alla regione, oggi assegnata alla Città Metropolitana, la ristrutturazione degli Organi di governo del Parco, la nomina del Direttore assegnata direttamente dalla Giunta Regionale, la eliminazione di istituti di concertazione con gli Enti locali.
I proponenti motivano con la necessità di semplificazione del governo del Parco Sud e di omogeneità regionale della gestione dei Parchi le ragioni della presentazione del Pdl.
Gli avversari si oppongono con la denuncia di uno ‘scippo’ del Parco Sud agli Enti territoriali e alla Città Metropolitana di una esperienza che è stata pensata, costituita e organizzata in piena sintonia con le esigenze territoriali oltre che a lesionare senza argomentato motivo una esperienza unica in tutto il quadro europeo che vanta non pochi anni di attività.
Giunti a fine legislatura, l’accelerazione della discussione e la difficoltà di giungere a una ampia discussione di verifica generale della esperienza (con tutta probabilità ‘la cosa più utile da fare’), ha portato a una contrapposizione fra le parti: da un lato la rapida calendarizzazione dei tempi di approvazione entro l’anno del Pdl, dall’altro una vasta mobilitazione di soggetti sociali, in particolare i Sindaci dei Comuni che insistono nell’area, che chiedono il ritiro del Pdl con la presentazione di un appello pubblico e di una giornata di mobilitazione per il prossimo 22 novembre 2022.
Casa dell’Agricoltura ha giudicato come frettoloso il Pdl poiché non coglie il punto vero delle necessità: una verifica dei contenuti della attività del Parco e le necessità strategiche che ne conseguono anche sul piano della gestione, che il semplice trasferimento dei poteri di governo non può garantire.
Per contro ha sollecitato tutti a una comune riflessione istituzionale – rendendosi perfino disponibile ad una funzione terza regolatoria della discussione – dove possa essere messa ad attenta verifica quanto fin qui è stato realizzato dal Parco e dalle diverse comunità, sociali, economiche e amministrative, che in esso hanno operato.
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