Sempre più agroecologici


“L’agroecologia è un paradigma emergente e alternativo all’agricoltura industriale, definito come un modello nel quale coesistono tre dimensioni: una disciplina scientifica; un insieme di pratiche eco-compatibili di gestione agricola; un’aggregazione di movimenti della società che promuovono azioni per la sostenibilità globale, la conservazione dell’ambiente, la salute umana e la sovranità alimentare” (Paolo Barberi, 2019).
L’adozione di un approccio agroecologico implica la progressiva trasformazione del sistema agroalimentare in chiave sostenibile. Questa trasformazione è complessa e richiede azioni mirate ai singoli contesti: a livello di campagna, di agroecosistema, del paesaggio. Inoltre sono principi cardine dell’agroecologia la biodiversità e la diversificazione delle attività aziendali nonché dei canali commerciali.
Gli strumenti di sostegno attivabili con la PAC non sono sufficienti a coprire tutti gli interventi necessari per favorire una completa trasformazione del sistema agroalimentare in chiave agroecologica anche se il Green Deal Europeo fissa al 40% la quota delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla PAC a favore dell’ambiente e cita esplicitamente l’Agroecologia tra le pratiche sostenibili.
Gli ambiziosi obiettivi degli indirizzi strategici della Commissione Europea potranno essere raggiunti attraverso un pieno coinvolgimento di tutte le componenti del settore primario a cui non dovrà mancare il supporto dei professionisti del settore, della ricerca e, ovviamente, delle istituzioni che devono definire le più adeguate misure di intervento.
L’avvio della fase di programmazione post 2022 costituisce, dunque, un’occasione unica per convogliare l’attenzione di tutti sull’approccio agroecologico ai problemi dell’agricoltura
Casa dell’Agricoltura insieme all’associazione Irene, nell’ambito del progetto Agriwel, ha ritenuto quindi importante organizzare un momento di approfondimento per il 25 marzo prossimo.
L’incontro ha l’obiettivo di evidenziare come l’agroecologia si leghi alle sensibilità e alle esperienze dei giovani, sia in qualità di agricoltori attivi nella produzione agricola, sia come tecnici e operatori dei servizi per l’agricoltura, sia come operatori più sensibili dell’innovazione.
Un confronto inserito nell’ambito del Corso di perfezionamento post laurea magistrale del Formatore Agricolo Ambientale – promosso da Casa dell’Agricoltura e finanziato da Fondazione Cariplo – per l’occasione aperto alla partecipazione di altri invitati che vedrà la prestigiosa partecipazione del professor Paolo Barberi dell’istituto Sant’Anna di Pisa.