Legge bio, la parola a Mino Taricco

Il senatore Mino Taricco, Vice Presidente della Commissione Agricoltura del Senato e relatore sul progetto di legge denominato “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacultura con metodo biologico”, conosciuta come ‘legge sul biologico’, ha risposto ad alcune domande sul disegno di legge.

Senatore Taricco, il progetto di legge è stato approvato all’unanimità dall’Aula del Senato ad esclusione di un voto contrario ed un astenuto, ma sta suscitando una complicata discussione pubblica in attesa del dibattimento alla  Camera dove, da molte parti, se ne attende una conclusiva approvazione. Un suo primo giudizio ?
Il testo del disegno di legge sull’Agricoltura Biologica approvato è un buon testo, che coglie gran parte del dibattito degli ultimi 15 anni, nei quali si è discusso sulla necessità di una norma nazionale sul tema, e le polemiche di questi giorni sono pretestuose e strumentali. Innanzi tutto perché il biodinamico è da sempre un segmento dell’agricoltura biologica, i suoi disciplinari prevedono infatti già oggi il rispetto obbligatorio delle norme e dei disciplinari del biologico, e poi perché è falso che con questa legge si destinino risorse pubbliche al biodinamico, in quanto questa legge non stanzia nuove risorse, ma semplicemente riorienta risorse già destinate al biologico. In merito alle risorse del FEASR europeo per il settore biologico, già oggi le aziende biodinamiche vi accedono in quanto anche biologiche. Quanto alla equiparazione, come dicono peraltro con chiarezza i documenti dell’ICQRF (Ispettorato Centrale per la tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del MIPAAF), era ed è un riferimento necessario in legge per garantire l’efficacia dei controlli.  

Ben al di là della questione biodinamico/biologico il testo era da molto atteso e presenta contenuti importanti ed istituti significativi a merito del lavoro del Senato. Quali i più significativi ?
Come ho detto credo che il testo approvato dia una buona risposta alle sfide e alle potenzialità del settore in linea con gli obiettivi che l’Europa con il Green Deal europeo, con le strategie Farm to Fork e Biodiversità si è data. L’individuazione in modo puntuale dell’Autorità nazionale di riferimento e la previsione di un Tavolo tecnico presso il MIPAAF e di un marchio biologico per il “tutto italiano”, un Piano nazionale per la produzione e per le sementi biologiche, la previsione di contratti di rete, distretti e intese di filiera, un quadro normativo certo per le sementi e la revisione dei controlli e delle sanzioni vanno esattamente nella direzione di offrire strumenti al settore per fare al meglio il proprio lavoro, e ai consumatori per avere le massime garanzia di autenticità e trasparenza.

Una questiono storicamente controversa nel mondo del biologico è quella dei controlli. La decisione che è stata adottata è una delega al Governo. Ci può dire motivazioni e discussione di merito che hanno condotto alla conclusiva determinazione ?
La revisione del sistema dei controlli dopo alcuni anni dal varo del decreto legislativo 20 del 2018 era richiesta da tutto il mondo agricolo, per migliorare le garanzie di terzietà dei soggetti autorizzati al controllo, anche attraverso una ridefinizione delle deleghe al controllo concesse dal MIPAAF, per una maggiore trasparenza e tutela della concorrenza e per una più efficace lotta contro le frodi agroalimentari, anche attraverso la ricognizione delle norme vigenti e la loro semplificazione, e una migliore ridefinizione dei confini tra illeciti delittuosi, contravvenzionali e amministrativi. La scelta della delega era obbligata per garantire il necessario approfondimento e bilanciamento degli obiettivi in gioco.

Da Vice Presidente di Commissione e Capogruppo del P.D. una valutazione di più ampio respiro sul tema biologico e agricoltura italiana: quale giudizio possiamo dare?
L’agricoltura in Italia è in generale un settore di grande qualità, con uno dei sistemi di controllo e di trasparenza tra i migliori al mondo, con grandi eccellenze nelle grandi produzioni e in quelle più locali, con uno straordinario patrimonio di DOP e IGP e STG, e il biologico è uno dei punti di forza di questa straordinaria offerta, che tutto il mondo ci riconosce come una vera e propria eccellenza. Ma non si può dormire sugli allori, e ogni segmento di questo quadro va messo in condizione di innovarsi continuamente e di dare il meglio. Con questa legge lo facciamo sul biologico.