Contiamoci!


Il 19 maggio, presso la sede centrale dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) a Roma, si è tenuto l’evento “Obiettivo agricoltura” nel corso del quale è stato presentato lo stato dell’arte del 7° Censimento Generale dell’Agricoltura Italiana e sono state avanzate le proposte per un nuovo sistema di rilevazione statistica per il settore.
Il 7° Censimento Generale dell’Agricoltura, le cui rilevazioni sono iniziate il 7 gennaio 2021 e saranno terminate il 30 giugno 2021, è l’ultimo Censimento a cadenza decennale. Dopo il periodo transitorio 2021-2022, che tiene conto anche delle modifiche intervenute a livello europeo in relazione alla Politica Agricola Comunitaria (Pac), dal 2023 il Censimento dell’agricoltura avrà cadenza triennale.
Le modalità di rilevazione sono del tutto innovative e multicanali con la partecipazione di collaboratori pubblici e privati (reg. 322/1979). L’Istat intende, infatti, avvalersi della collaborazione del Ministero per le politiche agricole e forestali (Mipaaf); degli Uffici statistici delle Regioni, ai quali sono demandati nuovi incarichi per i Piani Regionali di Censimento; dei Centri di Assistenza Agricola (Caa); dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea); del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea); dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea).
Gli obiettivi sono: da un lato avviare una metodologia statistica analoga a quella stabilita a livello comunitario, in modo da favorire le analisi dell’agricoltura europea in senso aggregato nonché le analisi di comparazione delle agricolture dei diversi Stati; dall’altro la rilevazione di informazioni più complete rispetto a quelle abitualmente acquisite dai censimenti.
L’Istat è infatti determinata a monitorare non solo le aziende market oriented, come previsto in ambito europeo, ma anche le aziende – organizzate in filiera – che non producono per il mercato. Si tratta di un fenomeno rilevante per l’Italia perché, secondo le stime Istat, su 1,7 milioni di aziende agricole censite 745.000 (43,8%) rappresentano solo il 2% della Sau – Superficie Agricola Utilizzabile – (per una media aziendale al di sotto dei 2 ha) ma occupano gran parte delle nuove forze lavoro (giovani e donne), sono fortemente orientate alle produzioni ambientalmente sostenibili e sono presenti nelle aree più marginali del Paese (il 57% di queste aziende è collocata nel Mezzogiorno).
A integrazione della rilevazione dei dati tradizionali del Censimento (dati strutturali e produttivi) l’Istat vuole acquisire, con il contributo dei collaboratori individuati, altre informazioni (ricambio generazionale, formazione dell’imprenditore, digitalizzazione aziendale, sicurezza sul lavoro, ecc.) utili a capire, e quindi ad intervenire con politiche pubbliche adeguate, come è e come sta cambiando l’agricoltura italiana.
I primi dati del 7° Censimento dell’Agricoltura italiana saranno resi noti nel marzo del 2022.