Contributi e commenti

La pagina ospita contributi monografici di merito sui problemi dell’agricoltura oltre a commenti sull’evoluzione delle vicende agricole che, per particolari motivi di attualità o di interesse, possono essere espressi da tutti coloro che si propongono.

Vuole pertanto essere anche la sede di un dibattito qualificato sull’agricoltura e la sua evoluzione a cui tutti, sia interni che esterni alla nostra associazione, sono invitati a partecipare.

La segretaria si riserva una verifica preventiva alla pubblicazione.

Cibo. Sentire comune o agire comune?

A margine della riflessione di Guido Ruffinatto e Sergio Vazzoler, pubblicata su ferpi.it

di Mauro Del Corpo

Il recente intervento di Guido Ruffinatto e Sergio Vazzoler su cibo e comunicazione pone importanti questioni su come parliamo di cibo, cioè di qualcosa la cui funzione di “oggetto di consumo sulle nostre tavole” sembra marginale rispetto a molte altre: il cibo, prima di essere buono, deve essere bello, prima di essere un elemento che favorisce la socialità deve impressionare per il modo in cui è stato preparato.

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Il cibo è il vero oro su cui investire.
Ma la comunicazione è davvero sostenibile?

Con un fatturato di oltre 137 miliardi di euro nel 2017 e una produzione che, in controtendenza rispetto agli altri settori industriali del paese, continua a crescere al ritmo del 5% annuo, il cibo e la sua filiera sono uno dei temi portanti dell’economia italiana. Ma la comunicazione è davvero sostenibile?

La riflessione di Guido Ruffinatto(*) e Sergio Vazzoler(**)

Articolo pubblicato il 13 aprile 2018 su ferpi.it

Secondo una rilevazione di Camera di Commercio di Milano un’impresa su 12 fra quelle attive in Italia, opera nel settore alimentare, una presenza capillare che testimonia di come il cibo e la sua filiera siano uno dei temi portanti dell’economia italiana.
Il food italiano ha fatturato oltre 137 miliardi di euro nel 2017 (l’8,7% del PIL), dando occupazione a 3,3 milioni di lavoratori e rimane uno dei settori più resilienti alla grande crisi economica degli ultimi 10 anni, con una produzione che, in controtendenza rispetto agli altri settori industriali del paese, continua a crescere al ritmo del 5% annuo. Passi in avanti sostanziali sono stati registrati anche nelle esportazioni (dati Sole 24Ore) che dal 2000 al 2016 sono cresciute del 14,5 %.

(* ) Account executive Amapola
(**) Partner Amapola e Membro del Comitato Scientifico di FIMA – Federazione Italiana Media Ambientali

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Il settore agricolo nella XVII legislatura

NOVITÀ DAL PARLAMENTO

Il settore agricolo nella XVII legislatura
Bilancio dei provvedimenti adottati: esenzioni fiscali,
riordino di materie ed Enti, argomenti specifici e settoriali

di Carlo Basilio Bonizzi

La XVII legislatura è stata obiettivamente significativa per l’agricoltura. Sono stati adottati importanti provvedimenti: esenzioni fiscali, riordino di materie ed Enti, argomenti specifici e settoriali.
Ma la prossima come sarà?
L’interrogativo sul cosa ci aspetta è legittimo ed è improntato a preoccupazione. La vicenda in corso per la formazione del nuovo Governo non lascia ben sperare e consente tutta la perplessità con cui gli osservatori si pronunciano.
È da augurarsi poi che il personale politico “agricolo” sia all’altezza del compito.
Nella legislatura appena conclusa, non sono stati pochi i laureati in agraria e in tutti i gruppi politici, forse più nei gruppi di opposizione che di governo. Questa circostanza ha consentito una discussione ancorata a realtà professionali non estranee al settore.
Ormai il settore agricolo incomincia a essere appetibile sotto diversi profili e sarà un bene che chi vi si dedicherà lo interpreti con il senso delle cose concrete, quale l’agricoltura per definizione richiede.

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